La Rigenerazione urbana: una nuova strategia europea per lo sviluppo del territorio
Promuovere la riqualificazione e la rigenerazione urbana come creatori di ricchezza e opportunità, diventa nell’ambito delle politiche territoriali di sviluppo urbano, una delle sfide principali dell’Unione Europea per il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020. Da una intervista all'europarlamentare A. Cozzolino, pubblicata sulla rivista "Urbanistica Informazioni" bimestrale, n. 249-250, maggio-agosto 2013, INU Edizioni apprendiamo che "almeno il 5% delle risorse del FESR assegnate a livello nazionale sono destinate ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delegate alle città".
Sul ciclo di programmazione 2014-2020, considerando il quadro finanziario che si va delineando, si stima che sarà possibile avere a disposizione per programmi di rigenerazione urbana nelle grandi aree metropolitane del Mezzogiorno risorse pari ad almeno 1 miliardo di euro soltanto a valere sui fondi Ue. Queste risorse, secondo la proposta della Commissione Europea, dovevano essere destinate a "Investimenti territoriali integrati (ITI)", circoscritti a una lista di 300 città a livello europeo.
Gli ITI sono uno strumento importante, ma particolarmente complesso, sia nella fase di progettazione che di realizzazione, al punto da mettere in discussione la reale capacità degli enti territoriali di gestirli e, di conseguenza, mettendo a rischio la capacità di spesa delle risorse. Il Parlamento Europeo ha pertanto chiesto e ottenuto una serie di modifiche per rendere questi strumenti meglio utilizzabili e più consoni rispetto alle esigenze di flessibilità e di sinergia con il territorio.
Anzitutto è stata cancellata la lista di 300 città, sostituendola con un elenco di criteri attraverso cui individuare gli ambiti territoriali più adeguati a meglio recepire i fondi e a implementarne le politiche. In secondo luogo, è stato ampliato il concetto di ambito territoriale entro cui sperimentare, sostituendo "città", con "aree urbane complesse", ossia ricomprendendo anche le aree periurbane e rurali limitrofe.