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RES Architettura: architetti per lo sviluppo locale

Lo scorso dicembre 2013 il Ministro della Coesione Trigilia ha presentato a Bruxelles la bozza di Accordo di Partenariato per la nuova programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020: tale documento, che contiene l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentreranno gli interventi, troverà la sua forma definitiva entro la fine di aprile 2014.


Nel complesso, le politiche di sviluppo e coesione potranno contare su circa 100 miliardi di euro ed un ruolo strategico sarà affidato al nuovo programma di intervento sulle città poiché ritenute un possibile quanto indispensabile motore per la ripresa dell’economia del Paese.


Appare quindi necessario sperimentare un nuovo modello di governance che sia volto ad ottimizzare l’azione territoriale: tale obiettivo può essere raggiunto solo attraverso la cooperazione tra Architetti e Pubblica Amministrazione.


Gli Architetti, poco meno di novemila nella sola area metropolitana di Napoli, rappresentano, ad oggi, una categoria tra le più sofferenti e marginalizzate a causa della crisi e, di fatto, progressivamente esclusi dall’avere un ruolo primario e decisivo nella definizione delle grandi direttrici di sviluppo dei loro territori.


Tra le citazioni di Le Corbusier ce n’è una davvero emblematica:

“Compiti dell'ingegnere: rispetto delle leggi fisiche, resistenza dei materiali, limiti materiali, calcoli, uomo economico, sicurezza;

Compiti dell'architetto: conoscenza dell'uomo, immaginazione creatrice, bellezza, libertà delle scelte, uomo spirituale”


Appartiene all’Architetto, dunque, la capacità di comprendere la vocazione di un luogo e le esigenze di chi lo vive quotidianamente. Noi siamo convinti che il suo contributo alla promozione dello sviluppo locale può e deve finalmente divenire risorsa attraverso la formulazione proposte e strategie, finalizzate ad un utilizzo consapevole e mirato dei fondi europei, di concerto con le amministrazioni competenti.


Promuovere il lavoro e l’inclusione sociale, la circolazione libera delle idee e della cultura, la valorizzazione e la tutela del territorio, dell’Architettura e del paesaggio: attraverso RES Architettura vogliamo instaurare nuovi modelli di dialogo tra i soggetti in grado di colmare le lacune progettuali, organizzative ed amministrative che hanno connotato i diversi cicli di programmazione fino ad ora.

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